QUANDO CADONO GLI ANGELI

Il sagrato della basilica era un mosaico di piccole pietre bianche e grigio scuro. Nei giorni di sole, i raggi si riflettevano creando giochi di luce che affascinavano i visitatori casuali o gli abituali frequentatori della chiesa. Tuttavia, era il 21 di dicembre, e il sole era ben lontano dallo splendere: nubi gravide di pioggia si addensavano sopra i tetti appuntiti e neri degli alti palazzi, ben oltre la cupola. Tracce viscide di neve rimanevano ben nascoste negli angoli in ombra. Un vento freddo imperversava, incanalandosi nelle strette strade e nei vicoli, tornando libero nel grande spazio aperto della piazza antecedente alla basilica.

Demias Woodheir era profondamente stanco, sfinito da una missione che lo aveva tenuto lontano da Babilonia per due lunghe settimane. Aveva raggiunto il Continente, dove lo attendeva un uomo di Hairis, l’unica città che sorgeva nelle immense pianure che si estendevano fino alla costa opposta. Il suo compito era richiudere un portale per il Gehenna, una Porta Infernale, prima che qualche demone la scovasse e decidesse di infiltrarsi nel mondo. La suddetta Porta si trovava molti chilometri più a est, in mezzo a un assolato altipiano battuto da venti incessanti e privo di qualsivoglia forma di vita. Il viaggio, in definitiva, si era rivelato più stancante della missione in sé, che aveva richiesto non più di mezz’ora.